È un ghepardo?
“La biodiversità è un principio fondamentale della vita sul nostro pianeta. Consente alla vita di adattarsi ai cambiamenti. Nella nostra cultura gli individui gifted, come i ghepardi, sono a rischio. Come i ghepardi, i gifted sono qui per un motivo: far parte di una particolare nicchia nel disegno della vita.” (Stephanie Tolan)
Nell’articolo “Is it a cheetah?”1 di Stephanie Tolan, ci viene presentata la metafora del ghepardo per aiutarci a vedere quale può essere il problema di considerare gli individui gifted soltanto per il loro raggiungimento di un risultato tangibile.
Il ghepardo è l’animale più veloce in natura. Ha delle caratteristiche precise e ben riconoscibili che lo distinguono dagli altri felini. È un animale progettato biologicamente per correre. Il ghepardo, per sua natura, ha bisogno di correre. Per poterlo fare ha bisogno di spazi adatti che gli facciano raggiungere la sua velocità di punta.
Cosa succede se il ghepardo è confinato in una gabbia? Sarà sempre un ghepardo?
Cosa succede se nello zoo gli viene fornito il cibo senza doverselo procurare? Sarà sempre un ghepardo?
Cosa succede se il ghepardo è malato o ha una zampa rotta? Sarà sempre un ghepardo?
Ecco, quando la società riconosce la giftedness solo attraverso il raggiungimento di un risultato, si rende cieca al riconoscimento degli individui realmente gifted, di coloro che hanno questo istinto naturale per correre. Al contrario, considera l’individuo come “iperattivo” in quanto a differenza di tutti gli altri felini che passano la maggior parte del loro tempo sdraiati al sole, il ghepardo deve correre per essere se stesso.
Quando un bambino legge in età precoce o si interessa ad argomenti di solito trattati in un’età più avanzata, non fa altro che seguire il proprio istinto interiore. Ma se la scuola, come lo zoo per il ghepardo, confina questo individuo in una gabbia, la natura dell’individuo non farà il suo corso e difficilmente questo bambino sarà riconosciuto come gifted.
La scuola e la società spesso chiedono ai bambini gifted di fare ciò per cui loro biologicamente non sono progettati, chiedono al ghepardo di comportarsi come un leone, ignorando invece le caratteristiche di intensità, passione, giudizio morale, curiosità e interessi non comuni, che sono proprie della giftedness, e considerandole invece come tratti da correggere. Quindi, bambini con differenze innate profonde e forti dovranno comportarsi da leone per sopravvivere.
Tutti gli esseri viventi hanno una spinta interna che li porta a soddisfare la loro struttura biologica; questo vale anche per il ghepardo e per gli individui gifted. C’è la necessità di rimuovere le sbarre della gabbia per far uscire la vera natura dei bambini così brillanti.
1 Is it a cheetah?, di Stephanie S. Tolan http://www.stephanietolan.com/is_it_a_cheetah.htm
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(Riferimenti verificati in dicembre 2019)