La foresta pluviale.
La foresta pluviale non è un ecosistema migliore, bensì più complicato.
Una foresta pluviale? Può una mente gifted essere vista come una foresta pluviale?
Paula Prober (di cui consigliamo il blog “Your Rainforest mind” https://rainforestmind.wordpress.com/), autrice e counselor di gifted, ci presenta questa bellissima immagine della mente gifted.
“Se pensiamo alle persone come a ecosistemi, possiamo vederne alcune come prati, altre come deserti, altre come montagne e altre come foreste pluviali. Sebbene tutti gli ecosistemi siano belli e diano un prezioso contributo all’insieme, le foreste pluviali sono particolarmente complesse: multistrato, altamente sensibili, colorate, intense, creative, fragili, travolgenti e incomprese, allo stesso tempo dense di possibilità e pulsanti di vita, morte, e trasformazione. … La foresta pluviale non è un ecosistema migliore, bensì più complicato. Fornisce inoltre un contributo essenziale al pianeta quando le è permesso di essere se stessa, piuttosto che quando viene ridotta e trasformata in qualcosa che non è.”
“If you think of people as ecosystems, you can see some as meadows, others as deserts, some as mountains—and some as rain forests. While all ecosystems are beautiful and make valuable contributions to the whole, rain forests are particularly complex: multi-layered, highly sensitive, colorful, intense, creative, fragile, overwhelming, and misunderstood, while thick with possibility and pulsing with life, death, and transformation. … The rain forest is not a better ecosystem, just more complicated. It also makes an essential contribution to the planet when allowed to be itself, rather than when cut down and turned into something it is not.”
Your Rainforest Mind: A Guide to the Well-Being of Gifted Adults and Youth, di Paula Prober
www.rainforestmind.com
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