Quasi 4 anni fa mentre parlavo con una mamma, il suo bambino di 5 anni si avvicina e le chiede: “Ma il cielo quando finisce? Finisce quando diventa piu’ blu? O forse quando diventa nero? E alla fine come diventa?”

 

Vivendo entrambe dalla stessa parte dell’oceano, la mamma mi chiedeva consigli sul sistema scolastico perche’ il bambino valutato gifted in Italia, stava soffrendo a scuola per l’incomprensione degli insegnanti.

Queste incomprensioni si sono trasformate via via in richieste di diagnosi di disabilita’ che avrebbero portato all’attivazione dei servizi di sostegno.

 

La mamma, che e’ una guerriera, ha combattutto con tutta se stessa. Sentiva dentro di se’ che il bambino non aveva deficit bensi’ stava subendo l’ignoranza del sistema in cui era inserito. Ha chiesto aiuto, ha scalato montagne, ha resistito ad ogni tentativo della scuola di deviare lo sviluppo del suo piccolino verso direzioni non pertinenti. Ha avuto la conferma da specialisti italiani che il bambino era soltanto uno splendido bambino gifted che aveva necessita’ di accelerazione e non di sostegno. Eppure la scuola continuava ad opporre resistenza.

 

Ieri questa mamma, dopo anni di dura battaglia durante i quali ci siamo sempre sentite, mi ha ricontattato e per prima cosa mi ha inviato una copia della lettera che aveva appena ricevuto dalla scuola. La lettera dice che questo splendido bambino, che ormai sta finendo la terza elementare, sara’ inserito dal prossimo anno scolastico nel programma per gifted!

 

Mi ha fatto scendere le lacrime; sapete quelle lacrime di gioia che scendono quando ci si rilassa dopo una fatica estrema che ha portato ad una vittoria.

 

E si’ perche’ questa mamma ha vinto la sua estrema battaglia per il benessere del suo bambino, ma piu’ di tutti qui ha vinto questo straordinario ragazzino che a 5 anni si domandava dove finisse il cielo.

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