La gelateria.

…misurare i gifted attraverso i risultati…

Negli articoli, negli interventi, ai convegni, molto spesso, coloro che si occupano di gifted escono con una frase del tipo: “Abbiamo seguito questo ragazzo gifted ed ora lavora al CERN”, oppure “Abbiamo seguito questo ragazzo gifted ed ora studia ad Harvard”.
 
Ad un livello più superficiale, essendo nel mondo della ricerca scientifica e in particolar modo conoscendo l’ambiente universitario americano, non posso che precisare che queste situazioni dipendono in maniera preponderante dall’opportunità, molto spesso legata alla classe socioeconomica.
 
Ad un livello più profondo, mi fa molto male quando sento “misurare” i gifted attraverso i risultati che la società considera di valore. Tempo fa, nell’articolo “I gifted hanno successo?”(1) scrivevo: “Quando si quantifica la giftedness attraverso parole come “elite”, “eminent”, e “highly accomplished” si restringe pericolosamente il concetto stesso di “essere gifted”.”
 
D’altronde, una delle definizioni più popolari in Italia è quella dell’NAGC (National Association for Gifted Children), associazione nazionale americana, che definisce la giftedness come segue: “Le persone gifted sono quelle che dimostrano eccezionali livelli di attitudine (definita come un’eccezionale capacità di ragionare e apprendere) o di competenza (prestazioni documentate o risultati nel top 10% o più rari) in uno o più domini.”(2), dove l’idea che l’unico valore attribuibile alla giftedness risieda nella capacità di un individuo gifted di eccellere.
 
Mi domando quindi se sia giusto considerare il loro “dono” un obbligo verso la società, e conseguentemente riflettere sulle parole di Linda Silverman: “Dai gifted, considerati alla stregua di un servizio pubblico, ci si aspetta un ritorno sull’investimento della società che vada a vantaggio dell’ordine sociale.”(3)
 
Come Silverman, non sono di questo avviso. Ritengo piuttosto che i gifted debbano essere apprezzati per le meravigliose persone che sono e deve essere data loro la possibilità di contribuire al mondo alle loro condizioni, non quelle che vengono imposte loro dall’esterno e che la società reputa importanti.
A me piacerebbe un giorno sentir dire da quelle persone che si occupano di gifted: “Abbiamo seguito questo ragazzo gifted ed ora ha aperto una bella gelateria in centro”.


 
(2) “Gifted individuals are those who demonstrate outstanding levels of aptitude (defined as an exceptional ability to reason and learn) or competence (documented performance or achievement in top 10% or rarer) in one or more domains.” (NAGC)

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