Come parlare di giftedness ai bambini.

È perfettamente normale parlare di giftedness per poter comprendere se stessi.

Molto spesso i genitori si domandano quale sia il modo migliore per parlare ai loro bambini di cosa significhi essere gifted e che cosa dire in questa circostanza.

Non è sicuramente un argomento facile da trattare in quanto il modo in cui si parla ai bambini gifted deve considerare la loro avanzata capacità di comprensione e la loro sensibilità nel rapportarsi al mondo circostante.

Senza alcun dubbio, un bambino gifted percepisce la sua diversità, soprattutto con i coetanei, sin da piccolissimo. È naturale quindi che cerchi risposte alle domande su se stesso. Per questo farà innanzitutto riferimento a chi lo circonda per avere spiegazioni. A questo punto è possible che il genitore non si senta pronto a spiegare un fenomeno così complesso oppure senta di non avere i mezzi adeguati a fornire spiegazioni esaurienti.

È evidente, come mettevamo in luce nel nostro incontro sulla socializzazione e amicizia nei gifted1, che è fondamentale il riconoscimento della giftedness e di conseguenza la spiegazione al bambino del suo significato. Al contrario di come spesso si pensa, gli studi ci dicono che i bambini a cui non viene riconosciuta e spiegata la giftedness tendono a pensare che tutti debbano “funzionare” come loro oppure che qualcosa in loro sia sbagliato. I bambini gifted hanno diritto di avere chiariti i loro dubbi ed avere spiegazioni per comprendere appieno il loro essere.

Tempo fa ritenevo che un bambino che ha ricevuto una valutazione di giftedness dovesse ottenere le risposte alle sue domande da chi aveva fatto la valutazione. Con il tempo però la mia idea è cambiata ed oggi penso che i genitori siano le persone più adatte ad iniziare una conversazione sull’argomento con il loro bambino. Ritengo che ci siano almeno un paio di buoni motivi per questo: il primo è che i genitori sono coloro che conoscono meglio i loro figli, e sanno di conseguenza qual è il modo più giusto per avvicinarsi a loro; il secondo è che la conversazione sul significato di giftedness deve rimanere una conversazione continua e aperta, che non si esaurisce in un incontro bensì rappresenta un costante scambio di riflessioni ed esperienze. Si deve anche considerare che, se il bambino non ottiene le risposte alle sue domande all’interno della famiglia, andrà a cercarle al di fuori di essa. Questo potrebbe rappresentare un rischio per una sana comprensione del fenomeno in quanto verrebbe esposto a concetti, spesso alimentati da stereotipi, che, anche se detti a fin di bene, non rappresentano la realtà della giftedness.

È quindi importante che le differenze che il bambino nota siano spiegate in maniera esauriente attraverso la “lente della giftedness”.

Come dice Linda Silverman, “molte persone non sono a loro agio con il termine gifted, non vogliono che i loro figli abbiano l’etichetta gifted, la considerano un termine elitario”2. Molti ritengono che questo termine abbia una connotazione negativa, sebbene nella letteratura sia inteso per mettere in evidenza caratteristiche positive. Il primo passo da parte dei genitori, quindi, è essere a proprio agio con il termine e comprenderne gli aspetti positivi per poi poterli spiegare ai loro bambini. Allo stesso tempo, è importante, attraverso l’esempio dei genitori, far capire al bambino come anche gli adulti abbiano punti di forza e di debolezza. Questo aiuta i bambini a sentirsi più compresi e inclusi.

Da un opuscolo3 redatto da Edward Amend e Michele Joerg per la National Association for Gifted Children (NAGC), prendiamo alcuni consigli su come i genitori possono impostare e portare avanti una conversazione sull’essere gifted con i propri bambini.

Iniziamo col dire che una conversazione chiara e onesta con i bambini li fa sentire a proprio agio riguardo al loro IO.

  • Si può iniziare la conversazione parlando del loro essere diversi, in termini di interessi o di velocità di apprendimento, e come questo vari da persona a persona. Li si deve tranquillizzare sul fatto che non ci si aspetta da loro che sappiano sempre tutto e abbiano sempre la risposta giusta a tutte le domande, concetto purtroppo molto diffuso nella società.
  • Un buon consiglio è condividere con loro il percorso che ha portato la famiglia ad avere la consapevolezza di questa loro diversità. Si possono mettere in luce i risultati positivi ottenuti nei test (se sono disponibili) senza andare nei dettagli dei punteggi degli indici o del QI.
  • Si possono analizzare insieme a loro le caratteristiche e i comportamenti comuni a tanti individui gifted per conferire un senso di appartenenza e per far capire come questi abbiano influenza sui rapporti con gli altri.
  • È fondamentale usare nella conversazione degli esempi positivi dell’essere gifted che hanno direttamente influenzato e caratterizzato la vita del bambino, in modo da normalizzare la giftedness invece di creare aspettative non realistiche. È opportuno evitare di sminuire le abilità del bambino mettendo in luce aspetti negativi in contrasto con quelli positivi, come “Sai tutto sull’era mesozoica ma non ti sai allacciare le scarpe”.
  • Uno dei fattori principali rimane il saper ascoltare il bambino per capire quali siano i suoi sentimenti sull’essere gifted. Come si diceva prima, è opportuno rimanere disponibili alla conversazione facendo in modo che il bambino sia consapevole che può in qualsiasi momento fare riferimento ai suoi genitori per avere delle risposte, dei consigli o condividere riflessioni.
  • In tutto questo è importante anche rendere consapevole il bambino in maniera chiara della percezione che il mondo esterno può avere della sua giftedness.

In ultima analisi, l’aspetto più importante è far sentire il bambino accolto nella sua richiesta di spiegazioni e fargli sentire che è perfettamente normale parlare di giftedness per poter comprendere se stessi.


1 Presentazione – Socializzazione & Amicizia nei Gifted (https://gifted-italia.com/index.php/2022/05/25/presentazione-socializzazione-amicizia-nei-gifted/)

2 Presentazione di Linda Silverman: “Cosa è la giftedness?” (https://gifted-italia.com/index.php/2021/05/10/presentazione-di-linda-silverman-cosa-e-la-giftedness/)

3 Talking With Your Child About Giftedness – NAGC


© 2022 Gifted Italia

2 response to "Come parlare di giftedness ai bambini."

  1. By: Chiara Posted: 14 Novembre 2022

    Come ci si può comportare con un ragazzo che non accetta la sua plusdotazione perché non vuole che gli altri, ad esempio i suoi insegnanti, pretendano qualcosa in più rispetto ai suoi compagni? Grazie

    • By: gifteditalia Posted: 10 Gennaio 2023

      Forse più che non accettare la sua plusdotazione, non la vuole condividere con chi sa non la capirebbe. Se parliamo di adolescenza per esempio, c’è molta necessità di fare gruppo e, magari brutto a dirsi, di omologazione. Spesso i gifted mascherano il loro essere per essere accettati in un certo tipo di ambiente. Non è questo un mascheramento nocivo, è piuttosto un compromesso consapevole, che come tale non crea alienazione da loro stessi. È una buona idea esporre questi ragazzi ad ambienti dove possono trovare loro simili. Quelli sono gli ambienti ideali per liberare loro stessi in modo autentico senza la paura di non essere compresi. Dai un’occhiata alle slide che trovi in questo post. Grazie. https://gifted-italia.com/index.php/2022/05/25/presentazione-socializzazione-amicizia-nei-gifted/

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