I gifted hanno successo?

A noi piace considerare la giftedness come una “realtà psicologica”.

Quando, come in questa intervista1, si considera gifted un giocatore come Messi o Ronaldo, ma non il calciatore del campetto di provincia, si parte dal presupposto che solo chi ha saputo sfruttare le proprie doti avendo opportunità e condizioni favorevoli, e ha mostrato i risultati al mondo, è gifted.

Senza dubbio, in Messi e Ronaldo riconosciamo un grande talento. Ma la giftedness è davvero questo?

Quando si commette l’errore di confondere il talento con la giftedness, si finisce con l’impedire il riconoscimento della maggior parte degli individui gifted. Quando si richiede agli individui gifted di dare prova di loro stessi attraverso la realizzazione di un talento, riducendo il tutto ad un mero calcolo delle abilità, si perde la possibilità di capire, apprezzare e condividere la bellezza della giftedness.

Quando si vogliono inquadrare le caratteristiche dell’IO della persona in modelli, grafici, schemi, considerando fondamentale la alta capacità intellettiva, le prestazioni eccezionali e il potenziale di eccellere, si perde il significato della giftedness. Quando si quantifica la giftedness attraverso parole come “elite”, “eminent”, e “highly accomplished” si restringe pericolosamente il concetto stesso di “essere gifted”.

Allo stesso modo, se si pone l’accento sull’identificazione scolastica del talento come un requisito imprescindibile della valutazione di giftedness e si richiama l’attenzione solo sul rendimento, si confondono gli interessi accademici con le sensazioni, le percezioni e le intuizioni. In questo caso, la strada intrapresa porta soltanto all’apprezzamento dei “vincenti”.

Nel suo libro Hereditary Genius, nel 1869, Sir Francis Galton, il primo studioso a parlare di persone gifted, le descriveva così:

Ne consegue che gli uomini che raggiungono l’eccellenza e quelli che sono capaci per natura, sono, in larga misura, identici. […] Un uomo gifted quasi sempre raggiungerà, come credo, l’eccellenza.3

Il NAGC (National Association for Gifted Children), negli USA, definisce la giftedness come segue:

“Le persone gifted sono quelle che dimostrano eccezionali livelli di attitudine (definita come un’eccezionale capacità di ragionare e apprendere) o di competenza (prestazioni documentate o risultati nel top 10% o più rari) in uno o più domini.”4

Sebbene intercorra più di un secolo fra le due definizioni, è difficile non osservare come entrambe muovano da un presupposto comune, ovvero l’idea che l’unico valore attribuibile alla giftedness risieda nella capacità di un individuo gifted di eccellere.

La giftedness è l’essere di una persona, e in quanto tale non diminuisce o svanisce se questa persona non diventa famosa agli occhi della società. Affermando il contrario si fa del male a tutti i bambini gifted e agli adulti che diventeranno, imponendo loro una pesante pressione verso il conseguimento di risultati tangibili. Viene chiesto loro di dimostrare a noi, che stiamo a guardare, ciò che loro possono fare per noi tutti. È giusto considerare il loro “dono” un obbligo verso la società? È giusto aspettarsi un ritorno che va a vantaggio dell’ordine sociale stesso?2

La risposta a questa domanda, secondo noi, è no: i gifted non devono nulla a nessuno, devono essere apprezzati per le meravigliose persone che sono e deve essere data loro la possibilità di contribuire al mondo alle loro condizioni, non quelle che vengono imposte loro dall’esterno.

Come per la dottoressa Linda Silverman, a noi piace considerare la giftedness come una “realtà psicologica”, dove “il pensiero astratto, la profondità di ragionamento, la capacità di condividere i sentimenti altrui, la sensibilità, il perfezionismo, l’intensità, la creatività, il sofisticato senso dell’umorismo e un’energia inusuale caratterizzano l’individuo gifted per tutta la sua vita e lo guidano in esperienze di vita non comuni.2

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1 Understanding Giftedness and the Development of Talent to Its Highest Levels by Observing World Class Soccer Players, di Steven I. Pfeiffer

 https://giftedassessmentinsights.com/2020/04/29/development-of-talent-observing-world-class-soccer-players/

2 Giftedness 101, di Linda Silverman

 https://www.gifteddevelopment.com/overview-giftedness/giftedness-101

3 Hereditary Genius, di Sir Francis Galton

It follows that men who achieve eminence, and those who are naturally capable, are, to a large extent, identical. […] A very gifted man will almost always rise, as I believe, to eminence.”

4 NAGC (National Association for Gifted Children)

“Gifted individuals are those who demonstrate outstanding levels of aptitude (defined as an exceptional ability to reason and learn) or competence (documented performance or achievement in top 10% or rarer) in one or more domains.”

© 2020-2021 Gifted Italia


(Riferimenti verificati in maggio 2020)

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